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Un po' di storia
L'olivo o ulivo (Olea europaea L., 1753) è un albero da frutto che si presume sia originario dell'Asia Minore e della Siria, poiché in questa regione l'olivo selvatico spontaneo è diffuso sin dall'antichità, formando delle foreste sulla costa meridionale dell'Asia Minore. Qui, appunto, i Greci cominciarono a coltivarlo scoprendone le sue grandi proprietà, cui diedero il nome speciale di ἔλαια che i Latini resero come "olea".
In base a quanto si racconta nella storia salentina, gli ulivi furono offerti da Minerva come dono. Nello specifico, la leggenda narra che la Dea dovette cedere l'ulivo soltanto dopo aver perso una sfida con Nettuno. L'albero che offrì come segno di sconfitta si presentò decisamente importante e soprattutto essenziale.
In Salento si produce olio dal 1300 a.C., come documenterebbero alcuni scavi degli anni novanta a Roca. Ad oggi oltre 350.000 ettari di superficie agricola sono coltivati a ulivo (pari al 25% della superficie agricola utile regionale); di tal estensione, il Salento leccese conserva circa 84.000 ettari di oliveti, pari a circa dieci milioni di piante. Il 30% di queste sono di età ultrasecolare, 13074 sono considerati monumentali e sono provvisti di un documento identificativo, una vera e propria "carta d'identità".